Il metodo
Wolf Essence nasce dalla passione nel lavorare insieme ai cani e dal voler diffondere una nuova cultura cinofila. Considera alla base le emozioni dei cani, non il loro comportamento. Le emozioni ci permettono di capire il loro stato d'animo: il loro comportamento sarà solo una conseguenza dello stato emotivo che stanno vivendo. Solo interagendo sulle emozioni possiamo pensare di modificare un comportamento!
Adottare un animale richiede la capacità di mettersi in gioco, ed è fondamentale scegliere un cane con caratteristiche compatibili con il nostro stile di vita.
Per capire le emozioni del nostro cane (entrare in empatia con lui) come prima cosa dobbiamo conoscere profondamente il nostro stato d'animo.
Adottare un animale richiede la capacità di mettersi in gioco, ed è fondamentale scegliere un cane con caratteristiche compatibili con il nostro stile di vita.
Per capire le emozioni del nostro cane (entrare in empatia con lui) come prima cosa dobbiamo conoscere profondamente il nostro stato d'animo.
Come possiamo influenzare le emozioni del nostro cane?
1) Con le nostre emozioni. Se noi siamo rilassati, la nostra postura lo sarà altrettanto. Questo stimolerà un atteggiamento rilassato anche nel nostro cane. Non ci sono regole, avremo un effetto positivo sul cane solo con un atteggiamento naturale e una respirazione regolare e consapevole.
2) Un ambiente sicuro e controllato dove il cane ha lo spazio per esprimersi liberamente. In un ambiente sereno le emozioni che il cane prova sono positive e queste andranno ad influenzarne il comportamento. Allo stesso modo rinforzando tutti i comportamenti che creano un’emozione positiva nel cane, andiamo ad influenzare la sua percezione dell’esterno e il suo stato d’animo.
L'approcio di Wolf Essence si basa sul metodo gentile (utilizzo di cibo e rinforzo positivo) e sul rispetto delle caratteristiche etologiche del cane. Il cane è un soggetto dotato di mente il cui comportamento e apprendimento sono il risultato delle esperienze vissute e delle sue attività cognitive.
Il metodo gentile, a differenza del metodo coercitivo che si fonda sul principio di obbligare il cane a emettere un certo comportamento punendolo ogni volta che esibisce una risposta sbagliata, utilizza come leva principale il premio con cibo o attenzione o gioco (rinforzo positivo) a emissione del comportamento gradito, tendendo a ignorare (punizione negativa) le risposte scorrette.
In questo modo, basandoci sul piacere e non sulla paura, il cane è motivato ad attivarsi per cercare possibili soluzioni, velocizzare e perfezionare quelle che ha già compreso e e quindi a collaborare con l’uomo.
Nel metodo gentile il premio è lo strumento chiave dell’addestramento: esso rappresenta sia lo stimolo per accendere la motivazione del cane,sia il rinforzo per il comportamento corretto. L'attenzione è rivolta alla relazione tra il proprietario e il suo cane che dev’essere più equilibrata e articolata possibile.
E' importante imparare a conoscere e comprendere il linguaggio del nostro cane. Tutti i cani per star bene devono poter soddisfare i propri bisogni, che saranno diversi in base alla loro natura: dobbiamo soddisfare i bisogni fisici e mentali e le necessità individuali (che cambieranno in base alla sua natura). Queste necessità verranno soddisfatte dedicandogli il tempo e le attenzioni di cui ha bisogno.
2) Un ambiente sicuro e controllato dove il cane ha lo spazio per esprimersi liberamente. In un ambiente sereno le emozioni che il cane prova sono positive e queste andranno ad influenzarne il comportamento. Allo stesso modo rinforzando tutti i comportamenti che creano un’emozione positiva nel cane, andiamo ad influenzare la sua percezione dell’esterno e il suo stato d’animo.
L'approcio di Wolf Essence si basa sul metodo gentile (utilizzo di cibo e rinforzo positivo) e sul rispetto delle caratteristiche etologiche del cane. Il cane è un soggetto dotato di mente il cui comportamento e apprendimento sono il risultato delle esperienze vissute e delle sue attività cognitive.
Il metodo gentile, a differenza del metodo coercitivo che si fonda sul principio di obbligare il cane a emettere un certo comportamento punendolo ogni volta che esibisce una risposta sbagliata, utilizza come leva principale il premio con cibo o attenzione o gioco (rinforzo positivo) a emissione del comportamento gradito, tendendo a ignorare (punizione negativa) le risposte scorrette.
In questo modo, basandoci sul piacere e non sulla paura, il cane è motivato ad attivarsi per cercare possibili soluzioni, velocizzare e perfezionare quelle che ha già compreso e e quindi a collaborare con l’uomo.
Nel metodo gentile il premio è lo strumento chiave dell’addestramento: esso rappresenta sia lo stimolo per accendere la motivazione del cane,sia il rinforzo per il comportamento corretto. L'attenzione è rivolta alla relazione tra il proprietario e il suo cane che dev’essere più equilibrata e articolata possibile.
E' importante imparare a conoscere e comprendere il linguaggio del nostro cane. Tutti i cani per star bene devono poter soddisfare i propri bisogni, che saranno diversi in base alla loro natura: dobbiamo soddisfare i bisogni fisici e mentali e le necessità individuali (che cambieranno in base alla sua natura). Queste necessità verranno soddisfatte dedicandogli il tempo e le attenzioni di cui ha bisogno.
Altra cosa fondamentale per me è utilizzare metodi di addestramento diversi a seconda dei cani che ho davanti: mi adeguo al cane!
Per alcuni è meglio lavorare in shaping, per altri inizialmente in stimolo per poi passare in rinforzo, per altri va benissimo il clicker training. Ci sono soggetti che fanno fatica a lavorare in shaping, il loro livello di stress si alza sensibilmente, alcuni si chiudono, altri sembrano inizialmente essere attivissimi, ma a lungo andare questo porta a frustazione e deconcentrazione. Per alcuni può essere molto più semplice lavorare in stimolo o in rinforzo.
Il bello di lavorare con i cani è che ogni soggetto è diverso, ognuno ha una storia diversa e una reazione diversa.
Secondo me uno deve conoscere diverse "strategie" di addestramento, sempre basate sul rispetto del cane, proprio per essere adattato a chi hai di fronte.
Nell’educare il cane devo prima di tutto capire e tenere presenti le sue caratteristiche individuali: la personalità, il comportamento, le capacità di apprendere.
Progetto programmi personalizzati prendendo in considerazione 3 aspetti fondamentali:
• il cane (età, razza e attitudini)
• il contesto sociale nel quale vive (città/campagna, persone, animali);
• il gruppo sociale (composizione del nucleo familiare e le sue abitudini di vita)
Procedo passo dopo passo e cerco di mostrare al cane con grande chiarezza e precisione cosa vorrei da lui. Comunicazione chiara e il rinforzo positivo sono le basi.E’ fondamentale capire e correttamente inquadrare il comportamento del cane e poi reagire con rispetto e in modo intelligente e gentile. Parto dal presupposto che ogni comportamento ha le sue ragioni e i suoi motivi. Parlare con voce calma, cordiale e motivata favorisce l’apprendimento e ha anche un effetto positivo sul nostro livello di stress.
Il linguaggio del corpo, un ambiente giocoso e tante gratificazioni aiutano nell’insegnamento. Coerenza e una tempistica di rinforzo corretta sono altrettanto importanti per il successo. Pianificare esattamente l’esercizio rende più semplice la comprensione cane.
Le regole dell’apprendimento
Divertimento: il cane apprende rapidamente se si diverte in quello che sta facendo
Ricompensa: il cane è portato a ripetere i comportamenti per i quali riceve una gratificazione, un premio (cibo, gioco, coccole)
Motivazione: il comportamento di un cane è indirizzato al soddisfacimento dei suoi bisogni naturali ed istintivi
Coinvolgimento: per sviluppare la sua abilità è necessario un suo reale coinvolgimento. Condividere e fare le cose insieme.
Porsi obiettivi intermedi: è importante avere chiaro il processo che porterà il cane a sviluppare abilità, le tempistiche e le sequenze da utilizzare
Obiettivi chiari: per mantenere alta la motivazione. Obiettivi poco chiari creano demotivazione earresa. Dobbiamo stabilire in anticipo cosa vogliamo dal nostro cane, essere coerenti, comunicarglielo con chiarezza, essere pazienti nell’aspettare una sua risposta, e infine premiarlo efficacemente quando le sue riposte sono positive
Ricompensa: il cane è portato a ripetere i comportamenti per i quali riceve una gratificazione, un premio (cibo, gioco, coccole)
Motivazione: il comportamento di un cane è indirizzato al soddisfacimento dei suoi bisogni naturali ed istintivi
Coinvolgimento: per sviluppare la sua abilità è necessario un suo reale coinvolgimento. Condividere e fare le cose insieme.
Porsi obiettivi intermedi: è importante avere chiaro il processo che porterà il cane a sviluppare abilità, le tempistiche e le sequenze da utilizzare
Obiettivi chiari: per mantenere alta la motivazione. Obiettivi poco chiari creano demotivazione earresa. Dobbiamo stabilire in anticipo cosa vogliamo dal nostro cane, essere coerenti, comunicarglielo con chiarezza, essere pazienti nell’aspettare una sua risposta, e infine premiarlo efficacemente quando le sue riposte sono positive
Gli obiettivi
- il benessere del cane
- migliorare le capacità cognitive e di ragionamento del cane, aumentando la sua flessibilità e il suo adattamento;
- sviluppare le competenze fisiche, mentali, emotive e sociali del cane.
- fornire gli strumenti per l’acquisizione di nuovi comportamenti;
- arricchire ed equilibrare la relazione aumentando le aree relazionali poco espresse e disciplinando quelle troppo sviluppate (soprattutto attraverso il gioco)
- migliorare la collaborazione con il proprietario e la fiducia verso di lui
- migliorare le competenze del proprietario fornendogli strumenti per capire a fondo il proprio cane e farsi capire da lui